Il concetto di sostenibilità dimostra tutta la sua dinamicità ed espansione entrando nelle nostre case, ma in che modo?
Spesso siamo abituati ad accostare questo termine al mondo dell’industria: ad oggi la sostenibilità è una realtà che si affianca a numerosi mondi, con lo scopo di diminuire l’inquinamento che sta colpendo duramente il nostro pianeta.
Nel mondo del design da interno, l’arredamento si orienta sempre di più verso un ispirazione “green” e sostenibile: l’idea è quella di utilizzare dei mobili in grado di essere utilizzati all’infinito.
Gli esperti di arredo eco-friendly adottano materiali in grado di essere utilizzati continuamente senza produrre rifiuti, o materiali ecosostenibili e 100% biodegradabili.
Oggi l’attenzione per l’ambiente, quindi, è necessaria: ma quali sono le caratteristiche di un arredamento sostenibile? E quali sono le tipologie di arredamento? Scopriamolo insieme!
Arredamenti sostenibili: le sue caratteristiche
Per arredamento sostenibile intendiamo un processo di progettazione e produzione per elementi di arredo strutturati con materiali ecologici, riciclati e smaltiti in sicurezza.
Molti brand che si occupano di interior design ecologico, rivolgono la loro attenzione a tutto il ciclo di vita del prodotto: accompagnano la creazione di un oggetto, creando soluzioni sostenibili.
Ecco le caratteristiche principali degli elementi di arredo sostenibili:
Devono essere progettati con materiali atossici, per il rispetto dell’ambiente e delle risorse investite
Devono essere progettati con materiali riciclati o riciclabili
Devono durare a lungo nel tempo
Anche il loro packaging deve essere sostenibile
Il legno utilizzato deve avere avere la denominazione “legni certificati FSC®”
Quali sono i materiali giusti per un arredamento sostenibile?
I materiali più usati nel design eco-friendly sono tutti derivanti dal riciclo di altri materiali o materiali naturali come:
Bambù: è chiamato “acciaio vegetale” perché è molto resistente sia alle trazioni che alle compressioni. È una pianta che cresce molto rapidamente ed è facile da lavorare: è infatti usato per mobili, tapparelle e pavimenti. Il suo impatto ecologico è quasi pari allo zero ed ha una alta capacità di assorbimento di CO2.
Legno: è il materiale maggiormente ecosostenibile e più utilizzato. Proviene da una fonte rinnovabile, è molto resistente e soprattutto riciclabile. È un ottimo isolante e dal punto di vista estetico, nel design, è perfetto. La cosa importante è quella di accertarsi che possieda la certificazione FSC® (Forest Stewardship Council), ovvero che provenga da foreste soggette a rimboschimento controllato.
Plastica riciclabile: è il materiale meno ecologico, per questo deve essere consolidata l’idea del riciclo: ridurre la produzione di plastica per incrementare il suo utilizzo.
Alluminio: è il materiale più sostenibile per l’arredamento della casa. L’alluminio può essere riciclabile all’infinito senza perdere le sue peculiarità: resistenza, leggerezza, lucentezza.
Sughero: è rinnovabile e riciclabile al 100%. Viene ricavato dal tronco delle querce da sughero attraverso una semplice incisione sull’albero.
Canapa: materiale molto utilizzato nell’edilizia, ad esempio per la costruzione dei pannelli isolanti. Negli ultimi anni è stato rivisitato e impiegato per la tessitura di tappeti, questo perché è materiale antibatterico, antimuffa, antitarme e conduttore termico.
Cartone: questo è il materiale più leggero e versatile, viene utilizzato in abbinamento con il legno o il vetro, in base alla lavorazione.
Arredo sostenibile: le diverse tipologie
Arredare la propria casa con uno stile eco-friendly non significa rinunciare alle tendenze, esistono diverse tipologie di arredo sostenibile che rispecchiano i gusti e gli stili più in voga:
Low Impact Living: è lo stile di arredamento più famoso grazie ai suoi prodotti ad impatto zero sull’ambiente. Le sue vernici e le sue colle naturali, rispettano a pieno tutte le normativa europee sulla sostenibilità. Diversi sono i complementi di arredo di questo filone, dai mobili all’illuminazione, tutto ad impatto zero.
Zero Waste Design: in questo stile si riciclano tutti gli elementi che sono stati scartati per dare vita a nuovi oggetti. Un esempio: il riutilizzo di bottiglie di vetro, cartoni o lattine per la costruzione di nuovi strumenti di arredo.
Upcycled Materials: questo stile fa riferimento al recupero di oggetti rotti da buttare. La sfida è quella di trasformare questi elementi, unici nel loro genere, e di renderli perfetti per arredare. La filosofia è molto simile a quella dello stile Zero Waste, con la differenza che nel upcycled materials si dà nuova vita agli oggetti puntando tutto sull’originalità.
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E tu, conoscevi le caratteristiche dell’arredo sostenibile?
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