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Affitto e allarme in casa: chi paga?



La sicurezza domestica è una priorità per molti inquilini, soprattutto in contesti urbani dove il rischio di furti è più elevato.

Tra le soluzioni più richieste c'è l’installazione di un impianto d’allarme. Ma se sei in affitto, chi deve sostenere questa spesa: il proprietario dell’immobile o tu inquilino? La risposta dipende da diversi fattori, tra cui gli accordi contrattuali e le normative vigenti.

Leggi il nuovo articolo del blog BabaCasa, vediamo insieme come si suddividono le responsabilità e cosa dice la legge.


L’obbligo del proprietario: cosa prevede la legge

Il proprietario di un immobile, in linea generale, non è obbligato a fornire un sistema d’allarme o altri dispositivi di sicurezza, a meno che ciò non sia stato esplicitamente concordato nel contratto di locazione. Questo principio si basa sull’articolo 1576 del Codice Civile, che stabilisce che:

  • L’inquilino è responsabile delle spese di manutenzione ordinaria;

  • Il proprietario si occupa delle spese di manutenzione straordinaria.

Un impianto d’allarme, essendo considerato una miglioria e non una manutenzione, rientra nelle spese straordinarie solo se previsto da un accordo specifico. In assenza di tale accordo, il costo è interamente a carico dell’inquilino.



L’installazione di un impianto d’allarme: responsabilità e permessi

Se un inquilino desidera installare un sistema d’allarme, deve tenere conto di alcune regole fondamentali:

  1. Accordo con il proprietario:

    • Se il contratto prevede clausole specifiche, è necessario ottenere il consenso del locatore prima di procedere.

    • Anche in assenza di obblighi contrattuali, è sempre consigliabile avvisare il proprietario, soprattutto se l’installazione richiede lavori strutturali come forature o modifiche all’impianto elettrico.

  2. Tipologia di impianto:

    • Gli impianti wireless rappresentano una soluzione pratica, poiché non richiedono interventi invasivi e possono essere rimossi facilmente al termine del contratto.

    • I sistemi cablati, invece, comportano lavori più complessi e potrebbero richiedere il ripristino dell’immobile al momento della riconsegna.


Chi paga e cosa accade a fine locazione

Nella maggior parte dei casi, l’inquilino è responsabile sia dei costi di installazione che di manutenzione del sistema d’allarme. Al termine della locazione, la situazione può variare a seconda del tipo di dispositivo installato:

  • Impianti rimovibili: L’inquilino può smontare l’allarme e portarlo con sé nella nuova abitazione, a condizione di ripristinare eventuali modifiche apportate.

  • Impianti fissi: Se l’impianto rimane come miglioria dell’immobile, l’inquilino potrebbe chiedere un indennizzo al proprietario, ma solo se quest’ultimo ha autorizzato l’installazione.



La questione su chi debba pagare per l’installazione di un impianto d’allarme in una casa in affitto dipende principalmente dagli accordi presi tra le parti. Per evitare incomprensioni, è sempre consigliabile definire chiaramente questi aspetti nel contratto di locazione.


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E tu, installerai l’allarme in casa? Raccontaci la tua esperienza con un commento!

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